Natale e Capodanno: tutte le restrizioni regione per regione

Niente concerti in piazza, fuochi di artificio e obblighi per l’uso delle mascherine

Se qualcuno stava già pensando di organizzarsi per un Capodanno in piazza, conviene passare al piano B, dato che le feste pubbliche, i concerti in piazza o gli spettacoli pirotecnici saranno annullati a causa del picco di contagi dovuti alla variante Omicron e alla necessità di contenerla. Nelle diverse regioni del paese, in attesa di decisioni del Governo, gli amministratori si sono portati avanti a suon di ordinanze e provvedimenti, per evitare i pericolosi “assembramenti”.

Già la reintroduzione dell’obbligo dell’utilizzo delle mascherine nelle principali vie dello shopping delle grandi città aveva anticipato quello che sarà un Natale sì più sereno, ma ben lontano dall’essere libero. A partire dal 23 dicembre Nicola Zingaretti ha previsto per il Lazio l’uso delle mascherine ovunque e non solo nei luoghi affollati, con predilezione delle Ffp2 sui mezzi pubblici. Ovviamente cancellato il concertone romano di Capodanno.

Nel nord Italia, annullati i fuochi d’artificio previsti a Venezia, Padova e Treviso, con il Veneto in zona gialla che oltre a reintrodurre l’obbligo delle mascherine ha anche vietato il rientro a casa di ospiti delle Rsa e il tampone obbligatorio per i sanitari ogni 4 giorni. A Milano il sindaco Sala ha predisposto fino al 31 dicembre le mascherine obbligatorie nel centro città, così come a Torino che si è visto cancellare il mercatino di Natale in piazza Castello, mentre a Bolzano per accedere alla fiera di Natale è necessario un braccialetto e il Green Pass.

Anche a Bologna non ci sarà il concerto di Capodanno, così come sono state annullate le feste in piazza di Parma e Reggio Emilia. Rimini non ha cancellato eventi e dj set ma gli ingressi saranno contingentati, mentre anche per lei stop al concerto di fine anno e sensi unici pedonali nel centro città.

In Campania il governatore De Luca non ci è andato per il sottile, con il divieto assoluto di feste in piazza sia a Natale che a Capodanno, niente festeggiamenti nelle scuole e niente feste di laurea o compleanno in locali al chiuso.

Da ieri Veneto, Liguria, Marche e la provincia autonoma di Trento sono passate in zona gialla, mentre entro settimana prossima si scioglierà la riserva su Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. A rischio arancione il Friuli-Venezia Giulia.

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