Sanremo: Blanco e la difesa di “mammà”, quando sarebbe meglio tacere

 

«Non abbiamo ricevuto nulla. Ma siamo all’estremo, ci sono problemi ben più importanti da affrontare». Queste le parole della mamma di Blanco, il ventenne che a San Remo ha devastato le decorazioni sul palco perché le cuffie non funzionavano, dicendosi prima “divertito” e poi “dispiaciuto”, e che ha definito la performance del figlio “fuori luogo”, quando é stato reso noto che é stato invece denunciato. Lo ha detto candidamente a ‘La Vita in Diretta’, difendendo il suo ragazzo, definendolo “un ragazzo di 20 anni che come tutti ha i suoi guai, ma arrivare a questo vuol dire anche distruggere una persona psicologicamente“.

Ci risiamo, anziché chiedere scusa, anziché condannare pubblicamente un comportamento violento, sbagliato, immaturo del figlio, e facendo ammenda dopo aver compreso che in queste situazioni ci si deve prendere la responsabile delle proprie azioni e pagarne le conseguenze, la “mamma italiana” corre in difesa del suo “cucciolo“, non capendo che così non fa altro che il suo male. Certo, Blanco non ha aggredito nessuno, non ha fatto del male a nessuno (ci mancherebbe pure), ma ha devastato per capriccio o rabbia un bene che non era suo, che é costato denaro e fatica, in diretta nazionale. Il ragazzo ha dato prova di estrema incapacità di gestire la rabbia, e regalato uno show penoso, comunicando a migliaia di giovani che se qualcosa non ci piace, non va come vogliamo, siamo autorizzati a spaccare tutto. No, cara mamma di Blanco, non funziona così. Tuo figlio probabilmente ha raggiunto il successo troppo in fretta, non ha la maturità dell’artista che gestisce gli imprevisti che capitano a tutti, in qualunque professione. Ha detto di essersi “divertito”, tu pensa… Peggio quasi di quello che aveva appena messo in scena, quelle parole. Certamente i ragazzi sbagliano e nessun figlio é perfetto, così come nessun genitore, ma questa difesa a spada tratta é quanto di più sbagliato un genitore possa fare. “Non voleva, é stata una bravata”, una delle frasi più gettonate dai genitori quando i figli si rendono responsabili di reati e poi piangono, e poi quella che hai pronunciato tu “ci sono cose più importanti da affrontare“… Quindi? Siccome c’è la fame nel mondo allora Blanco può prendere a calci quello che gli pare? Siccome c’è la guerra, due calci a quattro rose sono poca roba? No, non funziona così. Ha sbagliato e se ne deve assumere la responsabilità. Benissimo le scuse (personalmente le ho trovate poco credibili ma resta una mia opinione), ma se distruggi un bene non tuo ti becchi anche la denuncia, soprattutto se lo hai fatto davanti a migliaia di persone, tante delle quali giovanissime. Cosa facciamo se domani, perché non funziona la macchinetta della scuola, uno studente la prende a calci e la rompe? Gli diciamo che basta un bigliettino di scuse? Quando accade che i ragazzini devastano panchine, arredi urbani, qualunque cosa, si beccano una denuncia e tuo figlio non può e non deve fare eccezione. Guarda il lato positivo, almeno non dovrai essere tu a pagare, perché con il suo lavoro sarà perfettamente in grado di risarcire il danno, e probabilmente la prossima volta che qualcosa non funziona su un palco, ci penserà due volte prima di tirar calci a destra e a manca. 

I figli sono il prodotto della nostra educazione, del nostro esempio. Quando ne combinano una, impariamo per lo meno a tacere. 

LEGGI ALTRO

SEGUICI SU IG