Oltre il castello di vetro dei Ferragnez: social, strategie, verità e capacità di vivere una vita autentica

Quando ho ascoltato la puntata di “Falsissimo”, il vlog di contenuti “esclusivi” di Fabrizio Corona, sono rimasta senza parole. Non solo per il format, per il quale si fatica a capire quanto sia stato costruito su pezzi di vita reale rubati più o meno consapevolmente ai protagonisti e quanto sia stato deciso e realizzato a tavolino per punire qualcuna, ma per il dramma del suo contenuto. Normalmente non mi occupo qui su Coraggiosamente.it di gossip, ma questa vicenda, che vede anche coinvolti dei bambini, è andata talmente oltre l’immaginabile da meritare una riflessione. Al di là della “famiglia del Mulino Bianco” che abbiamo visto nascere scatto dopo scatto sui social media, per mano degli stessi Chiara Ferragni e Fedez, al di là dei rispettivi scivoloni mediatici, al di là dei guai giudiziari dell’imprenditrice digitale e anche delle frequentazioni di Fedez. Lei ha commentato affermando di aver amato davvero, e di aver scoperto direttamente dall’ex marito della presenza di questa altra giovane donna, ma di aver scelto di tacere per proteggere la sua famiglia e i suoi bambini. Lui ha replicato negando di aver vacillato prima del matrimonio, promettendo un cambiamento di presenza sui social media. Ognuno ha detto la sua.

La cosa che resta chiara è che in questo format c’è un totale disprezzo dei sentimenti, quelli di tutte le persone coinvolte. Tutte. L’amore, alla fine della fiera, diviene il soggetto più colpito. Analizzato, maltrattato, deriso, sbugiardato, svilito, privato della sua magia… Per un milione di click. Per denaro, come sempre. Una sorta di “revenge gossip” senza precedenti.

Proviamo adesso ad andare oltre questo castello di vetro che da love story è diventato business, che in tanti hanno ammirato, visto crescere, brillare, fino a crollare su se stesso in mille pezzi. Immaginiamo una giovane donna che incontra un “bello e dannato”, almeno così possiamo immaginare Chiara abbia visto Federico, così distante da lei, dal suo mondo, dalla sua storia familiare (gusti personali a parte), del quale si innamora perdutamente. E’ giovane, lanciata in una carriera che probabilmente neppure lei si aspettava di vedersi materializzare sotto i suoi occhi. Capace? Presumo di sì. Fortunata? Partiva da una buona base. Ambiziosa? Assolutamente sì e non c’è nulla di male nell’esserlo. Viaggi, distanze, fusi orari diversi, i due giovani si sono fidanzati tra un red carpet e un concerto, una sfilata e un singolo da lanciare. Poi il primo figlio, in America e i due sono diventati apparentemente “grandi”. La carriera di Chiara è esplosa letteralmente, ed esattamente in quel momento sarebbe arrivata questa famosa giovane donna “della Milano bene”, ancora più lontana dal mondo di Fedez, e che secondo la narrazione del re del gossip nel suo non potrebbe mai lasciarlo entrare, perché esistono certe stratosfere sociali nelle quali le unioni non sono solo amore, immagino questo lo si sappia bene tutti quanti, bensì molto più apparenza e convenienza ancor prima che opportunistiche scelte finanziarie. Forse se questa giovane donna, da quello che racconta la voce dello stesso Fedez e i contenuti che ho ascoltato, lo avesse voluto fortemente, questa “cotta” sarebbe passata esattamente come è arrivata. Quando però qualcuno diventa per noi inaccessibile, inarrivabile, un “amore impossibile”, ecco che in determinate condizioni e su determinate persone che non riescono a godere di ciò che hanno, ha il potere deflagrante di trasformarsi del mito da inseguire. Anche Chiara, rispetto a Fedez, per sua stessa ammissione, era sembrata irraggiungibile, una stella troppo luminosa, all’inizio…

Quando però la favola è diventata realtà, gestirla è stata evidentemente un altro paio di maniche. In tanti, ho letto, hanno parlato (prima di questa bomba mediatica), delle eccessive differenze tra Fedez e Chiara Ferragni: “mondi troppo diversi”, “stili di vita diversi”, eppure anche la donna di cui lui sarebbe stato sempre “perdutamente innamorato”, appartiene ad un mondo che non è quello di Federico Lucia. Io non credo affatto sia una questione di mondi diversi, di caratteri non compatibili, ma semplicemente di maturità. Quello che vedo, da mera osservatrice esterna, non sono le differenze, ma la differente attitudine alla vita. Da un lato una donna che sa cosa vuole, che si batte per ottenerlo, dall’altro un uomo che non sa quello che vuole e che evidentemente non riesce ad essere felice di quello che la vita gli ha offerto, come se gli mancasse sempre qualcosa. Il guardare alla vita tra bicchiere mezzo pieno e bicchiere mezzo vuoto, è ciò che determina felicità ed infelicità. Non saper apprezzare quanto si è ottenuto, conquistato, al netto delle perdite e delle fatiche, porta a una sensazione di vuoto perenne, di cui questo artista parla continuamente nelle interviste, nelle canzoni, e nei video pubblicati sui social media nei suoi momenti più bui. Di lei si è detto lo abbia snaturato, che lui si sia sentito trascinare in un mondo e tra persone che non gli corrispondevano, ma se posso azzardare, non mi pare che appena tornato sigle la sua vita si sia popolata di “amici” di alto livello, anzi. Nessuno ci snatura, se conosciamo la nostra natura, anzi, ci arricchisce. Quando però si continua a vivere aspettando che “accada qualcosa”, senza focalizzarsi sul presente, su quello che si desidera certo, ma anche su quello che si è costruito di bello e buono, prendendo a picconate gli altri, ci si perde, e se non lo si comprende in tempo, alla fine si perdono anche le persone, reputandole sempre quelle sbagliate.  A quel punto neppure la stella più luminosa, la bionda più irraggiungibile è mai abbastanza per colmare quel vuoto. Imparare a guardare il bicchiere mezzo pieno, è la chiave per vivere una vita autentica.

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