Cresciuto a Torino, ritenuto il leader della Fai, Federazione anarchica informale, che per la Giustizia italiana è un’organizzazione con finalità di terrorismo, è stato condannato a dieci anni per aver gambizzato l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, aggressione rivendicata con una lettera al Corriere della Sera. E’ questa la carta di identità di Alfredo Cospito, primo anarchico in 41bis, che da ottobre sta facendo lo sciopero della fame per protestare contro il regime detentivo che gli è stato applicato. Mentre era già in carcere, dieci anni di condanna, nel 2006 è stato accusato anche dell’attentato alla Scuola Carabinieri di Fossano, nel cuneese. In quell’occasione due ordigni furono piazzati all’interno di due cassonetti della spazzatura, vicino all’ingresso della struttura. Esplosero però senza fortunatamente ferire nessuno, ma l’accaduto gli è costato una seconda condanna, ribadita in Appello, a 20 anni. La sua vicenda, nelle scorse ore, ha animato un acceso dibattito politico, così come reazioni del cosiddetto “mondo anarchico”, con tanto di attentati incendiari ad auto a Roma e Milano. Alcuni esponenti del Pd sono andati a trovarlo in carcere, e sono in disaccordo con l’applicazione del 41bis, il Governo ha replicato di non avere intenzione di farsi intimidire, mentre sarebbe emerso proprio ieri sera un presunto contatto tra Cospito e appartenenti alla criminalità organizzata.
La mia opinione
Se non ti piace l’idea di una centrale nucleare in Italia, ci sono le piazze, c’è il voto, oltre al fatto di dover studiare e conoscere a fondo un argomento, prima di stracciarsi le vesti per una causa senza rendersi conto realmente di ciò per cui ci si batte, ma non si spara a una persona. Quello si chiama tentato omicidio, un crimine. Se non ti piacciono le regole, le leggi, puoi sempre ritirati su un eremo, coltivare un orto e vivere lontano dal prossimo. Due bombe nel cortile di una caserma sono un crimine, una tentata strage. In entrambe i casi si tratta di terrorismo.
Come per ogni cosa, esiste un tempo in cui determinate filosofie, ideali, hanno senso, altri in cui diventano il pretesto per dare sfogo a frustrazioni personali, manie, violenza repressa e tante altre mirabolanti criticità psichiatriche. Io penso questo degli anarchici, e non ho alcun problema a dirlo. Li vedi ciondolare, trasandati perchè “l’omologazione uccide, siamo schiavi del sistema”, perennemente arrabbiati anche se spesso non sanno con chi e perchè, spesso non lucidi a causa di innumerevoli sostanze di cui abusano. Sono spesso disperati che cercano una causa a cui aggrapparsi per dare un senso alla loro esistenza, che però non hanno alcuna giustificazione quando diventano violenti, fin dal primo sasso scagliato contro la Polizia. Qui però parliamo di altro. Se parliamo davvero di contatti tra questo mondo che di riconoscibile ha solo la grafica che scarabocchia sui muri, perchè di ideali e filosofia è gran povero, e la criminalità organizzata allora siamo andati oltre. Sarà la magistratura a stabilire se Cospito ha davvero avuto contatti con malavitosi, ma chiunque abbia contatti con costoro, deve restare in galera.
A prescindere da questo, se si sceglie di non mangiare perchè dopo determinate scelte prese volontariamente, si deve pagare uno scotto, non è colpa di nessuno. Si tratta di una scelta, nuovamente.
LEGGI ALTRO SUL 41Bis
SEGUICI SU INSTAGRAM