Il futuro dell’alimentazione è la carne coltivata o carne pulita (o anche carne sintetica, artificiale o in vitro)?
Scopriamolo.
La carne coltivata è di fatto carne animale, ma prodotta in laboratorio, ovvero non ha mai fatto parte di un essere vivente. È il frutto di decenni di sperimentazioni, attualmente ancora non disponibile sul mercato, ma che potrebbe diventare il cibo del futuro. Questo perché, nell’ottica di una produzione alimentare che rispetti l’ambiente, gli esperti sostengono sia necessario un sostanziale cambiamento nell’industria di produzione di carne.
Sono diverse le aziende che si stanno lanciando sul possibile nuovo mercato, tra cui la “Future Meat”, che ha inaugurato il primo impianto produttivo nel giugno scorso, con l’obiettivo di aprire alla vendita entro la fine del 2022. La produzione di carne in vitro, secondo Future Meat, prospetta un 80% di emissioni in serra in meno, il 99% in meno di utilizzo del suolo, il 96% in meno di utilizzo di acqua dolce e il 100% di valori nutrizionali.
Come racconta l’azienda da suo sito web, “Future Meat Technologies (FMT) è la prima azienda di carne coltivata a rompere la barriera dei 5 dollari” e “man mano che la nostra produzione cresce con la scala, il prezzo della carne coltivata che non è OGM, deliziosa, sana e sostenibile, continuerà a diminuire, rendendo la carne coltivata accessibile in tutto il mondo”.
Future Meat Technologies “ha creato linee di cellule animali che crescono per sempre senza alcuna modifica genetica. Abbiamo eliminato la necessità di macellare polli, mucche, agnelli o maiali per il cibo delizioso che mangiamo e ci siamo assicurati che i nostri prodotti fossero unicamente non OGM”.
La carne, prosegue l’azienda, “è parte integrante della nostra cultura fin dagli albori dell’umanità. Desideriamo la carne e la celebriamo. Tuttavia, la produzione di carne è diventata insostenibile. L’agricoltura animale utilizza oltre l’80% della terra abitabile del mondo, il 30% della nostra fornitura di acqua dolce ed è uno dei principali fattori di deforestazione. Si prevede che l’aumento della popolazione e i cambiamenti nella dieta porteranno alla scarsità e all’aumento dei prezzi”.
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