Lacrime, di dolore e gioia, quelle che hanno accompagnato il risveglio della famiglia Mottura, alla notizia dell’arresto dei tre presunti responsabili dell’omicidio di Roberto Mottura, architetto di 49 anni freddato da un colpo di pistola dai ladri, la notte tra l’8 e il 9 giugno scorsi a Piossasco (Torino). I tre presunti colpevoli del ferimento mortale a scopo di rapina, tutti di nazionalità albanese, sono stati rintracciati grazie a una lunga e certosina indagine dei carabinieri della Compagnia di Moncalieri e del Nucleo Investigativo di Torino.A dare traccia della giusta pista per la soluzione di un caso davvero complesso, è stata l’intuizione degli investigatori di lavorare velocemente su qualsiasi dato informatico, con attività tecniche e di monitoraggio del territorio e dei reati in esso commessi nei mesi antecedenti il delitto. Ora si attende la convalida del Gip.
Le lacrime sono state la reazione di casa Mottura, dove la speranza di veder per lo meno i responsabili arrestati era sempre più debole, nel dolore di una perdita incolmabile. Quella dannata notte i ladri poi divenuti killer si erano introdotti in casa di Roberto e famiglia per rubare, senza sapere non vi fosse granché da prendere, e si sono trovati davanti l’architetto intervenuto per proteggere la sua famiglia e la sua casa. Un uomo prestante, sportivo, Mottura non avrebbe probabilmente avuto la peggio se non ci fosse stata una pistola. Uno dei due aggressori, vigliacco, ha estratto l’arma e ha fatto fuoco, ferendo a morte il 49 enne.
2021-10-01