Un bicchiere di troppo bevuto dodici anni fa, un avvocato poco attento e una pena da scontare, oggi, in carcere. È quanto accaduto ad un 54 enne Lombardo, residente in provincia di Monza e Brianza, che ieri sera è stato accompagnato in carcere dai carabinieri, dopo la notifica di un provvedimento di esecuzione di pena.
Nel 2009, quando l’uomo aveva 42 anni, era stato fermato per un controllo stradale mentre tornava a casa in macchina, ed era risultato positivo al test del “palloncino”, beccandosi una denuncia per guida in stato di ebbrezza. Come accade di sovente in questi casi, la macchina giudiziaria si è messa in moto, seppur lentamente, fino alla decisione del giudice. Nel 2012, quanto emerso, il Tribunale di Monza gli aveva inviato, presumibilmente tramite legale, una notifica con la quale gli era stata comunicata la possibilità di trasformare la pena detentiva in lavori di pubblica utilità, alla quale però non è seguita alcuna replica. L’avvocato difensore avrebbe avuto trenta giorni di tempo per chiedere una misura alternativa al carcere e quindi evitare al suo assistito che la pena venisse confermata, ma si sarebbe dimenticato. Nel 2015 la sua condanna è divenuta effettiva, ma l’uomo nel frattempo si era trasferito in Francia per lavoro, dove è nato seppur di origine italiana, per poi far rientro in provincia di Monza solo anni dopo. Durante un successivo controllo di routine, a suo carico è emersa la notifica della condanna, così le forze dell’ordine sono poi risalite alla disposizione del Tribunale e al provvedimento di esecuzione pena. Sabato sera i carabinieri gli hanno notificato il provvedimento di esecuzione mentre era in un bar. Stupefatto, quando i militari lo hanno accompagnato in caserma, ha appreso di essere destinato ad espiare 6 mesi di reclusione, oltre a 3 mila euro di multa.