Furto di Green Pass, due intestati ad Hitler, ipotesi rete hacker in Romania

Sarebbe un gruppi di hacker rumeni ad aver creato la rete di “spaccio” di Green Pass creati con chiavi rubate, mentre ormai in rete impazza la caccia all’immagine con quello più “buffo”. I certificati verdi a nome di Hitler in circolazione sono al momento due, con due differenti date di nascita, ma sono diversi quelli “goliardici” in circolazione, tra cui alcuni intestati a personaggi dei cartoni animati, come Mickey Mouse e SpongeBob.

Secondo alcune fonti di stampa a far partire tutto sarebbe stata la richiesta di un utente polacco attraverso il canale Raidforums, nel cosiddetto “dark web”, per ottenere un Gp intestato ad Hitler a far iniziare la produzione di Green Pass falsi ma con presunti codici reali, ad un costo di trecento euro. Secondo una nostra fonte confidenziale però non sarebbe così. Ad agire su un sistema che ruba codici e clona anche certificati ad ignari utenti sparsi in tutta l’Europa, sarebbe un gruppo molto più strutturato e attivo in Romania.

A partire dall’allarme lanciato ieri per il furto di chiavi usate per generare il certificato verde, queste potrebbero essere riutilizzate per la creazione di falsi Gp. Non solo, alcuni codici potrebbero essere riutilizzati dopo essere già stati assegnati ad altri cittadini, in maniera totalmente lecita dal sistema. Per questa ragione è importante che ognuno verifichi sempre l’utilizzo del proprio Green Pass, qualora venissero segnalate anomalie, anche se pare sia improbabile che a finire nella rete degli hacker possano esserci anche codici intestati a cittadini italiani, come testimonierebbe l’assenza di attacchi informatici alla Sogei, la società di Information Tecnology del Ministero dell’Economia che genera i codici per l’Italia.

 

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