In migliaia a ballare e ritmo di musica tecno, sotto la pioggia e all’interno di un’area dismessa, in totale mancanza di misure di sicurezza e igiene. È questo lo scenario entro il quale ha preso vita un maxi Rave alle porte di Torino, iniziato la sera di sabato e terminato definitivamente questa mattina all’alba, con lo sgombero da parte delle forze dell’ordine. Già un primo ed immediato intervento, sabato notte, ha consentito di bloccare l’ingresso ad oltre diecimila persone provenienti da tutta Europa, e non sono mancate le aggressioni da parte di chi voleva entrare a tutti i costi, con lanci di sassi ed oggetti a carabinieri e Polizia di Stato. Oltre tremila hanno dormito tra tende e coperte poggiate nel fango, pur di partecipare alla festa per il “compleanno di una Crew”, come ci hanno raccontato due giovani che da Mantova e Verona sono arrivate a Torino per una “festa tra amici che non vedevamo da due anni”, allestita in uno dei capannoni abbandonati della Fiat, tra maxi schermi, casse, alcol e droga.
Centinaia i camion e i camper fermati dalle forze dell’ordine, per procedere all’identificazione dei presenti, verificare ed eventualmente sequestrare attrezzature e materiale, prima di lasciarli andare via. A quanto emerso il Rave, non sono mancati anche in questo caso i malori e gli interventi delle ambulanze, è stato organizzato via Telegram, con l’appuntamento condiviso con luogo ed orario solo poco prima dell’inizio del party illecito.
Al termine, tra bottiglie rotte, cocci di vetro, carta igienica maleodorante, coperte e tende abbandonate, la desolazione dei rifiuti abbandonati nell’area dove per due giorni di fila migliaia di giovani hanno ballato senza sosta.