In Italia arriverà il Molnupiravir contro il Covid, spinta a vaccinare i bambini (VIDEO)

“L’Aifa si è già attivata per acquisire una quantità adeguata del farmaco antivirale orale per il Covid-19 Molnupiravir, autorizzato in Gran Bretagna. Ciò al fine che anche l’Italia possa avere a disposizione anche questa arma”. Lo ha annunciato in conferenza stampa il coordinatore del Cts Franco Locatelli, di fatto cristallizzando il fatto che per la lotta al Covid-19 siano necessari anche i farmaci da somministrare in fase precoce. Durante il medesimo incontro con la stampa, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato di “accelerazione” necessaria per la terza dose. In questo momento “è fortemente raccomandata alle persone che hanno più di 60 anni e che hanno completato la precedente somministrazione da almeno sei mesi”, ha proseguito Speranza, “così come “le persone fragili indipendentemente dall’età” e per tutti coloro che hanno ricevuto il “vaccino Johnson & Johnson a dose unica”, poi lavoreranno anche per “allargare la somministrazione di dosi booster ad altre fasce generazionali”.

Ad oggi in Italia siamo arrivati alla vaccinazione dell’83% della popolazione con ciclo completo, che con i 600 mila guariti, ha spiegato il Generale Figliuolo, si arriva all’87% della popolazione.

Relativamente allo “stato di emergenza il Governo deciderà nelle giornate precedenti alla scadenza”, ha precisato ancora, “mentre per il 2022 abbiamo già opzionato dosi tali per cui siamo i grado di effettuare la terza dose a tutti quelli che hanno completato qualsiasi tipo di ciclo vaccinale, quindi anche ad alte cifre”. L’obiettivo, quindi, sembrerebbe quello di somministrare a tutti la terza dose. “La terza dose è sicura e io stesso l’ho ricevuta senza problemi”, ha detto Franco Locatelli, “bisogna incrementare la vaccinazione in chi non l’ha fatta ed è importante sottoporsi alla terza dose come protezione”.

“Il rischio di sviluppare patologia grave è significativamente diverso tra chi è vaccinato e chi non è vaccinato”, fino ai “59 anni di età nessuno dei vaccinati è finito ricoverato in terapia intensiva”, ha sottolineato Locatelli, “ci sarà un’opportunità di protezione offerta, tre volte inferiore rispetto alla dose per gli adulti, per i bambini, per garantire loro protezione e ridurre la circolazione virale, oltre che evitare danni da long Covid”.

 

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