Ingoia cocaina per evitare galera, libero dopo aver minacciato di gettare il figlio dal balcone

Uno spacciatore di 38 anni è stato bloccato dai carabinieri, poco prima che ingoiasse numerose dosi di cocaina, pur di sfuggire all’arresto, ieri notte a Seregno (Monza). A luglio l’uomo, di nazionalità marocchina, era stato arrestato per maltrattamenti aggravati in famiglia, e per aver cercato di gettarsi dal balcone con il figlio di 9 mesi in braccio. Fu rilasciato il giorno dopo.

È sceso in ciabatte da casa, come se fosse assolutamente normale, per consegnare tre dosi di cocaina ai suoi clienti.

Così ieri notte un pusher è stato colto sul fatto dai carabinieri, con tre clienti davanti alla faccia. Quando ha visto i carabinieri, senza pensarci si è gettato le dosi in bocca, dicendo che è l’avrebbe ingoiata al cocaina, pur di evitare la galera. I militari sono poi riusciti a fargli cambiare idea, spiegando che sarebbe probabilme morto, e poi lo hanno arrestato. Processato per direttissima, dopo la convalida dell’arresto, in attesa del processo fissato ad aprile è tornato nuovamente libero, di nuovo, con obbligo di firma.

A luglio però fu molto peggio.

I carabinieri arrivarono a casa sua dopo al chiamata della compagna, incinta, la quale aveva spiegato che il suo bimbo di 9 mesi fosse in pericolo, perché a seguito di una lite il 38 enne si era barricato in casa, e minacciava di buttarsi dal balcone. I carabinieri erano corsi lungo le scale fino al 4º piano e, dopo essere riusciti a entrare all’interno dell’appartamento, notarono l’uomo a cavalcioni sul parapetto del balcone che, con il figlio tra le mani protese all’esterno, minacciava di lasciarlo cadere nel vuoto e di suicidarsi.

 

Grazie a una tempestiva ed efficace opera di negoziazione durata circa minuti, con la scusa di passare al malvivente una bottiglietta di acqua, i carabinieri erano riusciti ad avvicinarlo e strappargli il bambino dalle braccia. Poi erano riusciti a far rientrare in casa anche il padre.

Al termine dell’intervento l’uomo, in evidente stato di alterazione psichica, probabilmente drogato, era stato arrestato per maltrattamenti aggravati e trasportato in ospedale, dove è rimasto ricoverato fino a sabato mattina quando è intervenuto il decreto di liberazione.

 

LA MIA OPINIONE

 

Come si fa a rimettere in libertà un soggetto del genere? Un uomo che ha tenuto suo figlio a penzoloni nel vuoto per fare dispetto a sua madre!  Psichiatrico o meno, tossicodipendente o meno, è un pericolo per sé e per gli altri. Ribadisco, ha tenuto un bebè di nove mesi a penzoloni nel vuoto, dal quarto piano… Suo figlio. Che razza di persona che può essere definita persona, fa una cosa del genere? La compagna, che non lo ha denunciato per paura, era evidentemente stata aggredita. La cosa grave é che, arrestato, é tornato LIBERO in meno di 24 ore… Ci rendiamo conto? Le nostre forze dell’ordine chi maneggia la giurisprudenza si diverte a prenderle in giro?

Oggi lo ritroviamo libero e felice, addirittura in ciabatte, che spaccia cocaina per strada.

Ma che leggi abbiamo???

Possibile che in questo paese non vi sia una conseguenza all’essere criminali?

Chi avrà sulla coscienza una eventuale vittima di questa persona é evidente.

É necessario un cambiamento.

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