I siti per adulti dovranno assicurarsi (davvero) che i propri utenti abbiano più di 18 anni.
È questo, in estrema sintesi, il contenuto del documento che Agcom intende discutere e concordare con gli operatori del settore. La Delibera n. 61/24/CONS, adottata col parere favorevole del Garante della Privacy, contiene un benchmark del quadro normativo internazionale sugli strumenti di verifica già in uso in altri stati. Questa ricognizione ha permesso di individuare i requisiti che i sistemi di age verification devono rispettare per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio, minimizzando i dati personali raccolti e rispettandone al massimo la riservatezza. Così l’Autorità Garante per le Comunicazioni ha recepito le disposizioni dell’articolo 13-bis del decreto Caivano, secondo cui i gestori di siti web e i fornitori di piattaforme di condivisione video, che diffondono in Italia immagini e video a carattere pornografico devono verificare la maggiore età degli utenti. Nell’ambito della medesima consultazione pubblica, Agcom valuterà inoltre l’eventuale estensione dei criteri a tutte le tipologie di contenuti e servizi che potrebbero nuocere allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minori.
“Protezione dei minori in Rete e tutela della privacy sono principi che possono tranquillamente convivere, nel pieno rispetto delle libertà individuali – ha spiegato il commissario Agcom Massimiliano Capitanio – spesso chi si dimostra allergico a regole essenziali e per nulla costruttive lo fa per logiche di business esasperato, se non criminale“.
L’impatto della pornografia sull’emotività e la sessualità dei giovanissimi
L’impatto della pornografia sui minorenni va ben oltre la sfera fisica, influenzando profondamente il loro benessere psicologico ed emotivo. Esposti a contenuti sessuali espliciti a un’età vulnerabile, i giovani possono sperimentare confusione, ansia, e scarsa autostima. La pornografia spesso presenta un’immagine distorta della sessualità, creando aspettative irrealistiche e promuovendo stereotipi dannosi sul corpo e sulle relazioni. Questo può portare a una percezione distorta del proprio corpo e delle proprie capacità sessuali, generando insicurezze e disturbi dell’immagine corporea. Inoltre, la dipendenza dalla pornografia può instaurare modelli di comportamento nocivi e interferire con lo sviluppo di relazioni sane e consapevoli, compromettendo la capacità dei giovani di stabilire connessioni emotive significative e di sviluppare una sessualità equilibrata e soddisfacente.
Delibera #Agcom: https://lnkd.in/drarmGrQ