Non bastano ammonimenti e divieti di avvicinamento per salvare vite, è ora di cambiare la legge.
FIRMA LA PETIZIONE E CONDIVIDILA
Il senso di possesso che tanti, troppi uomini, ancora oggi hanno nei confronti delle donne, si combatte decisamente con l’educazione, la cultura, la psicologia, ma intanto? Questo prezioso lavoro si sta facendo sulle future generazioni, ma oggi le donne (e spesso anche i bambini) sono vittime di violenze e aggressioni che troppo spesso sfociano in tragedia. La legge che dovrebbe tutelarli non è efficace, non li protegge, per l’eccessivo garantismo nei confronti di violenti e stalker.
In una settimana abbiamo assistito a tragedie immani, come quella di Modena, dove un uomo ha ucciso la compagna, i suoi due figli e la suocera. Solo poche ore prima, un padre ha tolto la vita a suo figlio, nonostante fosse sottoposto a divieto di avvicinamento, perchè non sopportava di essere lasciato.
“O con me o con nessun altro“, è il pensiero di costoro, dove per “nessun altro” si intende la morte.
E’ evidente che il “Codice Rosso” che accelera, o dovrebbe farlo, le pratiche relative a violenze e stalking nelle Procure, non ha avuto l’effetto sperato. La custodia cautelare, provvedimenti di controllo, non scattano se non prima di diversi mesi o denunce e spesso è troppo tardi. Bisogna intervenire e cambiare una legge che non tutela le vittime ma continua ad essere eccessivamente garantista nei confronti dei violenti.
A fine ottobre di quest’anno le vittime di femminicidio dall’inizio del 2021 erano già 54. Un numero impressionante, vite spezzate, speranze infrante, desideri di ricominciare spazzati via dalla furia omicida. Non esiste gelosia o raptus che la giustifichino, ricordiamocelo e iniziamo a parlare di queste tragedie con le giuste parole.
Oltre a firmare la petizione, è importante divulgare il numero antiviolenza 1522
Impariamo e insegniamo il gesto che serve per chiedere aiuto, in caso di violenza: