Ecco i farmaci anti Covid per la cura domiciliare

Avremo i farmaci anti Covid-19 per la cura domiciliare.
La Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato due antivirali, il Molnupiravir e Remdesivir, per il trattamento di pazienti Covid “non ospedalizzati con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo della malattia grave”.

Lo rende noto l’Aifa, con una pubblicazione datata 30 dicembre sulla Gazzetta Ufficiale.

Il Molnupiravir è un antivirale orale (autorizzato per una distribuzione in condizioni di emergenza con Decreto del Ministero della Salute del 26 novembre 2021) il cui utilizzo è INDICATO ENTRO 5 GIORNI dall’insorgenza dei sintomi.

La durata del trattamento, che consiste nell’assunzione di 4 compresse (da 200 mg) 2 volte al giorno, è di 5 giorni.

Il molnupiravir sarà distribuito da parte della Struttura Commissariale alle Regioni dal 4 gennaio e per la sua prescrizione è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio che sarà presto accessibile online sul sito dell’Agenzia.
Per Remdesivir è stato recentemente autorizzato da Ema un’estensione di indicazione relativa al trattamento dei soggetti non in ossigeno-terapia ad alto rischio di Covid grave e può essere utilizzato fino a 7 giorni dall’insorgenza dei sintomi. La durata del trattamento, che consiste in una somministrazione endovenosa, è di 3 giorni.

Anche per questa nuova indicazione è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio che è accessibile sul sito dell’Agenzia dal 30 dicembre 2021.

La nostra opinione

Finalmente abbiamo la cura? Si, evidentemente. Non era possibile prima? Questo lo accerteranno le autorità preposte. La verità é che centinaia di medici hanno chiesto studi e verifiche su diversi protocolli di cura, a partire dall’aprile del 2020, attraverso il Comitato Cura Domiciliare Covid-19, di cui per trasparenza vi dico sono la portavoce. Risultato del dialogo? Zero.
Il dubbio che resterà sempre é se ci siano state ragioni altre che abbiano pesato sulle decisioni dei Governi europei in merito alla non tempestiva attivazione di ricerche per le cure precoci, con farmaci già presenti in commercio.
Ciò che é evidente, chiaro e limpido, é che quando l’avvocato Grimaldi ha presentato il primo ricorso al Tar per annullare le linee guida nazionali che consigliavano di attendere l’evolversi dei sintomi e somministrare solo paracetamolo, aveva ragione. É evidente che i medici che da due anni affermano quanto sia fondamentale agire subito, entro i primi tre/cinque giorni dall’ insorgenza del primo sintomo, avevano ragione.

Hanno sempre avuto ragione eppure questo, evidentemente, non é abbastanza per farsi ascoltare nelle “stanze dei bottoni”.

Valentina Rigano

L’INCHIESTA CURE DOMICILIARI

IL LIBRO SUI MEDICI CHE HANNO CURATO IL COVID PRECOCEMENTE