La prima inchiesta in Italia per vendita dati profilati, 4 indagati

Per la prima volta in Italia è stato contestato l‘articolo 167 del Codice della privacy, ovvero il trattamento illecito di dati. Accade a Milano, dove quattro persone sono state iscritte nel registro degli indagati per questo grave reato, tre italiani di origine campana, titolari di altrettante società con sede nel capoluogo lombardo, e un cittadino rumeno al momento irreperibile.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini della Guardia di Finanza, i tre hanno acquistato liste di clienti profilati, tra cui quelli dell’enciclopedia Treccani, da una società che gli faceva da call center, poi risultata intestata a prestanome e presumibilmente riferibile all’indagato di nazionalità rumena. Poi utilizzavano i preziosi dati per effettuare, spacciandosi per agenti della Treccani, proposte di acquisto ai clienti per libri e opere d’arte.

IL MIO CONSIGLIO PER EVITARE RAGGIRI E TRUFFE

Quando ricevete telefonate, sia sul telefono fisso che sul telefono cellulare, evitate di fornire qualunque dato sensibile e, qualora non siate assolutamente certi di parlare con una società (quelle più grosse sono dotate di numeri riconoscibili, per farlo basta scaricare alcune app sul cellulare che permettono di identificare il chiamante, oltre che canzoncine registrate che conosciamo tutti), non accettate di effettuare alcun acquisto. Se siete interessati a un prodotto, chiedete loro di inviarvi una email dettagliata, senza rivelare indirizzi fisici, dati personali e tanto meno bancari. Fate lo stesso se vi chiamano millantando problemi con carte di credito, conti, bollette, pacchi in spedizione o qualunque altra cosa.

Qualora vi telefonassero dicendo che un vostro parente o amico ha avuto un incidente, è stato arrestato, ha bisogno di aiuto, temporeggiate o attaccate e telefonate prima alla persona in questione o a chiunque potrebbe essere con lei. Novantanove volte su cento si tratta di truffe.

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