Uccide il padre e da fuoco al cadavere, preso

Le liti burrascose tra padre e figlio, la convivenza difficile e poi, forse, discussione lite sfociata in una mano che colpisce a morte. È questa l’ipotesi sulla morte Corrado D’errico, il 65 enne scomparso il 30 dicembre scorso da casa sua a Cusano Milanino (Milano), il cui corpo è poi stato ritrovato due giorni fa a Cerro Maggiore, nel milanese, all’interno di una fabbrica abbandonata. Ad essere fortemente sospettato del delitto è suo figlio Lorenzo, che viveva con lui e che per un mese intero, anche attraverso la trasmissione tv “Chi l’ha Visto”, si era lanciato in un disperato appello al padre, perché tornasse a casa.

Nel suo racconto però gli investigatori hanno rilevato diverse incongruenze, tanto da decidere di approfondire accertamenti e indagini.

I carabinieri dei Ris di Parma hanno individuato molteplici tracce di sangue all’interno dell’abitazione. A quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Monza, il pensionato è stato ucciso in casa sua e il suo corpo è stato poi trascinato all’interno dell’abitazione, e trasferito in auto a Cerro Maggiore (Milano), dove è stato dato alle fiamme. Gli investigatori, coordinati dagli uffici giudiziari diretti dal Procuratore Claudio Gittardi, avrebbero già chiarito cosa il 33 enne avrebbe usato per avvolgere il corpo e per trasportarlo.

Sentito dagli inquirenti, già prima del fermo, il figlio Lorenzo ha ammesso di avere un rapporto difficile con il padre, tanto da trascorrere le sue giornate chiuso in camera. Infatti, ha spiegato ai carabinieri e al magistrato, la sera della scomparsa del padre non si sarebbe neppure accorto che era uscito, in pigiama e ciabatte, “per andare a prendere una pizza”. Questo perché, secondo il quadro emerso nelle ultime ore, da quella casa il 65 enne non è uscito, per lo meno non da solo e non vivo. Un altro elemento che ha destato sospetti è stato il ritrovamento dell’auto della vittima, diversi giorni dopo la sua scomparsa, a poco più di trecento metri da casa, quando inizialmente appariva sparita nel nulla. Nel garage della villetta inoltre, i carabinieri hanno sequestrato una pistola, non regolarmente detenuta né dal padre né dal figlio, con tanto di proiettili. Anche sull’arma saranno svolti tutti gli accertamenti balistici del caso.

La svolta per la possibile soluzione del caso è arrivata nel tardo pomeriggio di oggi, quando le indagini della Procura di Busto Arsizio (Varese) a seguito del ritrovamento di un corpo carbonizzato a Cerro Maggiore (Milano), due giorni fa. A scoprire quello che inizialmente era un cadavere senza nome, sono stati tre giovani entrati in una struttura dismessa per realizzare un video musicale. Fin da subito era stato reso noto che quel corpo apparteneva a un uomo italiano di mezza età, probabilmente colpito alla testa con un corpo contundente.

Oggi è stato confermato si tratti di Corrado D’Errico. A quel punto sono scattate le manette per il figlio Lorenzo, unico indagato, sottoposto a fermo per indiziato delitto per omicidio volontario aggravato.

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