Bimbo deve essere operato, genitori: “no a sangue vax con gli embrioni dentro”

Siamo arrivati alla follia, quella di una coppia di genitori che ha bloccato l’intervento al cuore del figlio perché vuole garanzie sull’origine del sangue che verrà usato per le trasfusioni. La Gazzetta di Modena ne ha riportato per prima la storia, quella di una famiglia incastrata tra la realtà e la mistificazione e che non è la posizione delle migliaia di persone che eventualmente dei vaccini hanno paura (di questi vaccini).

Secondo quanto riportato dal quotidiano locale, i genitori sarebbero convinti che nel sangue dei donatori vaccinati ci possano essere embrioni umani, perché contenuti nel vaccino.

È davvero così? Sul serio queste persone, aggrappandosi alla “motivazione religiosa” (quale religione poi resta da capire) hanno detto “no” a un intervento salvavita per il loro bambino?

LA MIA OPINIONE

Se così fosse il problema è molto lontano dall’essere “vax vs no vax”, stiamo parlando di equilibrio e capacità genitoriale. Così fosse ci sarebbe da valutare la loro idoneità a garantire a questo bambino una vita sicura e sana e non perché rifiutano sangue “vax”, ma perché sono convinti che nei vaccini ci siano embrioni umani. Voglio dire, ma hanno idea di cosa significhi credere a una cosa del genere? E poi embrioni di chi? Prodotti in larga scala mondiale per essere inoculati nel braccio di miliardi di persone? Come si possa credere a una baggianata di queste proporzioni mi è davvero oscuro, e la trovo una tesi talmente cretina da non meritare di essere menzionata. Ha lo stesso peso specifico dei deliri di chi fa parte del “Mondo di Gaia”, una comunità di persone che pensa di poter vivere secondo leggi proprie, che si fabbrica dei documenti alternativi, ovviamente non paga le tasse ma usufruisce di tutti i servizi, che pensa sostanzialmente che tutti noi si viva in una sorta di Matrix senza via di uscita e pericoloso.

Probabilmente ora deciderà un giudice, che mi auguro anche obblighi queste persone ad un serio percorso di assistenza psicologica per aiutarli a tornare sul pianeta terra.

 

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