Quel sessismo come il prezzemolo tra i denti…

È così schifosamente diffuso, il sessismo, che tanti, troppi, non se ne accorgono. Ci sono uomini, evidentemente l’anagrafica conta, che credono sia normale gonfiare il petto in presenza di una donna, far sentire il loro “polso” pensando di “rimettere una donna al suo posto”, di “farle capire” quale sia “il suo ruolo” se è capace ma non rispecchia certi standard di immagine solo maschili, o dall’altro lato sia avvenente e capace, che per un uomo è quasi inconcepibile. È talmente ridicolo che l’uomo che si comporta così, neppure se ne accorge. Sarebbe quasi tenero, tipo specie in estinzione, se non fosse disgustoso essere “vittime” di tali atteggiamenti. Sottolineo vittime con le virgolette perché la reazione a questo è una nostra scelta care signore. Restare in silenzio sorridendo, per l’imbarazzo rispetto all’ominide che ci parla in quel modo, è successo anche a me, deve finire. Rimettiamo il caprone che puzza di naftalina sessista al suo posto.

Come? Sorridendo, come fa lui (senza accorgersi che il suo sessismo stona come il prezzemolo tra i denti), antipaticamente sottolineando che quello che dice non fa ridere nessuno, se parla di gnocca rispondere che se dovessimo parlare di gnocco forse la metà dei posti potere sarebbero vuoti, ma grazie al cielo noi donne sappiamo guardare alla scatola cranica prima del “pacco regalo” che si sta intorno e non solo…

Basta occhi bassi, basta rabbia repressa signore. Un uomo che non sa ancora oggi che il posto di una donna è dove si prende la sedia e non per concessione “dietro” o “accanto” al “grande uomo”, la sedia se la merita sugli stinchi.

Ps: mi sono accorta dell’errore sulla foto, “ci voGLIONI”, ma ho deciso di lasciarlo, drammaticamente centrato.

Valentina Rigano

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