Violenza sessuale in centro di rimpatrio, aggredita carabiniera

La protesta del sindacato

Carabiniere donna violentata da un immigrato nel Cpr di Ponte Galeria, NSC: «Aprire altri Cpr con questa gestione è allarmante, chi pensa ai Carabinieri?»

«Una giovane collega di soli 27 anni, è stata abusata sessualmente da un nigeriano pluripregiudicato con precedenti specifici, nel centro per rimpatri di Ponte Galeria, a Roma. La collega si trovava a presidio dell’infermeria quando è stata immobilizzata, palpata nelle parti intime, con il soggetto che tentava di leccarla e baciarla. Un incubo a cui hanno messo fine gli altri 4 colleghi intervenuti in suo soccorso. Oggi nel Cpr di Ponte Galeria, a fronte di centinaia di ospiti, ci sono solo 5 carabinieri, non è ammissibile».

A denunciarlo è la segreteria nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).

«Nel Cpr di Ponte Galeria succede di tutto: aggressioni nei confronti dei colleghi e operatori esterni, risse, incendi di materassi e lancio di suppellettili. Una situazione – dice il sindacato – che non può essere gestita da una forza organica di 5 unità e senza un presidio di controllo esterno. Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sta girando l’Italia per l’apertura di altri Cpr in tutte le regioni, ma se la gestione resterà quella attuale, allora c’è da allarmarsi. Esprimiamo vicinanza e solidarietà alla nostra giovane collega e auspichiamo in provvedimenti seri e immediati. Non si possono lasciare 5 carabinieri con centinaia di soggetti, l’80% dei quali con problemi psichici e di tossicodipendenza, con un curriculum criminale non indifferente». 

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