Consiglio di Stato; no a cure domiciliari, UCDL diventa movimento politico (VIDEO)

“Il consiglio di Stato ha deciso ed è una decisione politica, drammaticamente politica, che ovviamente non ci ha sorpreso”. Lo ha detto Erich Grimaldi, presidente del Comitato Cura Domiciliare Covid-19, e dell’associazione UCDL, Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà, che da oggi si trasforma in movimento politico, all’esito della bocciatura del Consiglio di Stato rispetto alla sospensione delle linee guida ministeriali per la cura del Covid, decisa in precedenza dal Tar.
Nella diretta pubblicata sulla pagina del gruppo di medici che due anni si batte per curare a domicilio i malati Covid, Grimaldi ha parlato di una sentenza “politica perché contraddittoria, anche rispetto a quanto affermato dallo stesso presidente Frattini nel suo decreto”.
“Si dice che non sia in dubbio la libertà prescrittiva, ma ci si rimprovera di non aver fatto studi randomizzati controllati, eh certo … Perché i medici di base normalmente hanno la forza di promuovere ed effettuare studi randomizzati? E quante volte, dall’estate 2020 abbiamo chiesto al Governo di fare gli studi, a cui i nostri medici hanno dato tutta la disponibilità a partecipare? Decine e decine. Difatti il tavolo di lavoro che avremmo dovuto avviare con Bassetti e Remuzzi, aveva quello scopo, prima che il Ministro Speranza decidesse che non s’aveva da fare …”
In questa sentenza viene riconosciuta la grande e preziosa esperienza dei medici dei territori, ma poi li si accusa di scegliere la cura “di pancia”, sulla base di intuizioni, come se migliaia di professionisti si fossero svegliati una mattina decidendo a caso che il COVID, malattia infiammatoria, andasse combattuto con gli antiinfiammatori precocemente, guarda caso come in questi giorni un vasto studio di biologi ha decretato nero su bianco.
Questa sentenza offende l’impegno di chi ha tolto notti al sonno, momenti alla famiglia, pur di curare i pazienti malati e abbandonati dai medici che hanno interpretato la circolare ministeriale come un “attendete e se ci sono peggioramenti inviate in ospedale”, di cui il ministero era perfettamente a conoscenza. Questa sentenza offende il dolore di tante famiglie, ma soprattutto offende l’intelligenza degli italiani, che sanno perfettamente distinguere chi ha cercato di proporre soluzioni fin dall’inizio ed è stato bollato quale “problema” perché fastidioso, e gli “stregoni” di cui certi amici di questa politica parlano.
E allora se questo è il sistema, se così funziona per la politica oggi, se non siamo stati in grado di ottenere niente semplicemente offrendo aiuto e soluzioni durante l’emergenza più grande degli ultimi 50 anni di storia, allora questo sistema va cambiato.
Ucdl diventa da oggi un movimento politico, se la democrazia ha ancora un valore e un senso in questo paese, è venuto il momento di dimostrarlo, con la volontà di cambiare le cose, per rispetto a quanto abbiamo sopportato in questi due anni e perché non accada più”.
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