“Nati a supporto della sanità pubblica, votati alla salute del Paese”.
È questo lo slogan che ho scelto per il Movimento UCDL, evoluzione dell’associazione “Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà”, fondata dall’avvocato Erich Grimaldi su richiesta di migliaia di cittadini che volevano supportare la battaglia per le cure domiciliari. “Perché la Politica?”, vi chiederete, pensando al fatto che tutto ciò che è Politica sia “sporco”, o “truffaldino”, per principio. La Politica, quella buona, è lo strumento che la democrazia ci ha dato per cambiare le cose.
Sono cresciuta professionalmente partendo da un piccolo settimanale di provincia, dove ho mosso i primi passi come giornalista assistendo alle riunioni di Circoscrizione, poi ai consigli comunali, fino ad arrivare a seguire la politica regionale e le trasferte di politici nazionali in Lombardia, la mia regione. Ho assistito con i miei occhi a carriere di conoscenti ed amici, alcune stroncate da quelle rivalità e richieste di compromessi che non piacciono a voi come non piacciono a me, così come alla crescita di persone di valore, che oggi ricoprono incarichi importanti. Come in tutte le cose, non è mai tutto da buttare, le perle rare, le brave persone, i bravi politici, ci sono, anche oggi.
Quello che non funziona è il “Sistema” che domina il nostro paese. Un sistema che si basa troppo e soprattutto su compromessi opportunistici, su lotte di principio necessarie ad avere un nemico “da combattere” che porti voti, perché senza tensioni non puoi urlare e se non urli, oggi, nessuno ti ascolta.
Con la battaglia per le cure domiciliari noi lo abbiamo imparato molto bene. Abbiamo parlato, aperto un dialogo, per proporre soluzioni, ma non siamo stati ascoltati, nonostante le evidenze. Ci abbiamo provato in tutti i modi e quando abbiamo iniziato ad urlare, per farci ascoltare, siamo stati attaccati come era prevedibile e tacciati di essere qualcosa che non siamo mai stati, ovvero contrari alla scienza e alle evidenze, portatori di posizioni estreme, quando invece abbiamo sempre e solo criticato il metodo e le regole che, però, abbiamo sempre rispettato e sempre esortato tutti a fare lo stesso.
Oggi abbiamo deciso di fondare un movimento per cambiare la Politica, riportarla ai toni che merita, quelli del dialogo, del rispetto del cittadino, dell’ascolto e della competenza. Per cambiare le regole, bisogna arrivare al punto dove si può essere nelle condizioni di farlo.
La sanità pubblica, la sanità territoriale, sono al primo punto del nostro manifesto politico, unitamente alla necessità di cambiare radicalmente quello che non funziona, che tutti noi abbiamo provato a chiedere negli ultimi decenni, senza essere ascoltati, partendo da un unico grande valore cardine: il rispetto.
Cure, Diritti e Libertà non sono parole scelte a caso, perchè volevano essere una mano tesa alla Politica perchè prendesse in considerazione la voce di tutti. Non è accaduto, e purtroppo, seppur le sentenze vanno sempre rispettate, la battaglia in Consiglio di Stato ci ha fatto comprendere di dover fare di più. Inoltre, ad oggi, la Politica spesso ci dice che i diritti nei quali ci riconosciamo, per realizzarsi devono calpestare quelli altrui. Noi scegliamo una strada diversa, quella del rispetto appunto, partendo da una visione nuova e con regole che rispettino la nostra Costituzione e le culture e i valori di tutti, purché sia nel rispetto di quelle norme e della storia del nostro Paese, apprezzato e ammirato in tutto il mondo.
Vi chiediamo un grande atto di fiducia, ne siamo consci, ma se nella vita non si rischia, non si cambiano le cose.
Valentina Rigano