Il professor Serafino Fazio ha pubblicato un articolo sulla rivista Scientific Research, nel quale affronta il tema della prevenzione di reazioni avverse al vaccino, in soggetti predisposti. La sua conclusione è che un aumento del D-Dimero potrebbe suggerire maggiore rischio di trombosi e che sul caso andrebbero approfonditi gli studi.
Ecco uno stralcio del suo approfondito lavoro, nel quale ha vagliato il caso di una donna di 40 anni, la quale, subito dopo la vaccinazione di richiamo con mRNA-1273, dopo le due precedenti vaccinazioni con BNT162b2, ha sviluppato forte mal di testa, febbre alta e dolore muscolo-scheletrico. Si è recata al pronto soccorso, dove sono state eseguite scansioni di tomografia computerizzata (TC) del torace e del cervello, risultando entrambe negative per reperti patologici. Al contrario, la conta dei globuli bianchi è stata fortemente ridotta e il D-dimero gravemente elevato. È migliorata dopo il trattamento con enoxaparina e le analisi del sangue sono tornate nell’intervallo normale dopo dieci giorni. Questo caso supporta l’ipotesi che i vaccin COVID-19potrebbe aumentare la coagulazione del sangue in alcuni soggetti predisposti. Pertanto, riteniamo che dovrebbero essere eseguiti studi clinici robusti e ben progettati, considerando la valutazione dei livelli di D-dimero, per eliminare qualsiasi dubbio su questo argomento.
“Un aumento significativo del D-dimero è stato riscontrato in una certa percentuale di soggetti vaccinati per COVID-19 con qualsiasi tipo di vaccino, e questo è stato anche segnalato al sito di VigiFarmaco per la segnalazione di reazione avversa al farmaco dell’AIFA. Un recente articolo ha riportato che i profili di coagulazione potrebbero cambiare significativamente dopo la vaccinazione, nei 7 giorni successivi alla prima iniezione, i profili di coagulazione tendevano a un tempo di protrombina (PT) più breve, mentre, dopo 28 e 42 giorni, l’effetto era verso la tromboplastina parziale attivata tempo e prolungamento PT. Entro il giorno 90,5 ]. Considerando quanto sopra, riteniamo che un test del D-dimero debba essere considerato in qualsiasi studio sulla coagulazione relativo ai vaccini COVID-19 [ 6 ].
Non sono disponibili prove scientifiche a sostegno del fatto che le proteine spike, sintetizzate dopo le vaccinazioni contro il COVID, potrebbero essere tossiche e dannose per i nostri organi. Tuttavia, nessuna prova scientifica su questo argomento è stata prodotta, nemmeno dalle aziende farmaceutiche che producono vaccini, per eliminare ogni dubbio. Il 5 aprile 2021, l’Association of American Physicians and Surgeons ha rilasciato un’importante dichiarazione: “la coagulazione del sangue deve essere controllata con tutti i vaccini COVID” [ 8 ].